[Intervista] [Diario da Penne]
Loris Milanese nasce a Torino (dove risiede) l'11 ottobre 1975.
Dopo la maturità scientifica e la laurea in scienze della comunicazione
- entrambe ottenute con il massimo dei voti - oggi è impiegato nell'ufficio
marketing di un'azienda facente parte del gruppo Ferrero.
Non a caso rivela di amare molto scrivere e, in generale, tutte le forme di
comunicazione creativa.
Nel tempo libero pratica sport quali calcio, nuoto e sci.
Loris gioca a dama fin da quando aveva 11 anni.
Ma deve arrivare il 1989 perché si laurei campione italiano ragazzi di dama
italiana, nella categoria fino ai 15 anni (tra l'altro nel suo primo campionato
italiano disputato).
Da quel momento inizia la sua scalata - a suon di vittorie - di tutte le
categorie federali.
Nel 1992, a 16 anni, è già maestro di dama internazionale, nel 1996 diviene maestro
anche a dama italiana, specialità che non pratica con la stessa costanza
dell'internazionale ma nella quale, tuttavia, si è tolto diverse soddisfazioni:
attualmente si trova tra i primi trenta giocatori italiani. Inoltre, può dire di
aver vinto nel 1997 l'importante gara nazionale "Una mano amica" di Torino,
nonché vari titoli regionali assoluti.
Ma, come si può intuire, è con la dama internazionale che ha ottenuto i
risultati migliori.
Nel 1991 si qualifica già per il campionato mondiale juniores di Bruxelles
dove si piazza ottimamente al 13° posto. Nel 1994, dopo avere conquistato il
titolo italiano juniores, Loris parte per il suo secondo mondiale che si svolge
a Chartres (Francia).
Lì ottiene un brillante 9° posto inserendosi tra i
fortissimi giocatori della scuola olandese e di quella russa. Risulta piena di
colpi di scena la sua partita finale contro il fortissimo Guetmansky che alla
fine è costretto al pareggio dal nostro portacolori, grazie a delle giocate
tanto imprevedibili quanto efficaci.
È da qualche anno che Loris Milanese
tenta di imporsi in Italia anche a livello assoluto. Sembrava destinato a
rimanere l'eterno secondo a causa della stabile supremazia esercitata da Raoul
Bubbi e Walter Raimondi.
Ma alla fine, dopo tanti piazzamenti - e grazie anche ad un duro ma proficuo
allenamento - nel 2000 è finalmente riuscito ad aggiudicarsi il titolo
di campione italiano assoluto.
Ad onor del vero bisogna precisare che era
fin dal 1996 che Milanese non perdeva una partita ai campionati italiani. Ciò è
indice della solidità del suo gioco, nonchè dimostrazione di grande lucidità e
capacità di concentrazione. Difficile dire quali siano le sue principali
qualità: capacità analitica, fantasia o, forse, il suo opportunismo che gli
permette di approfittare di ogni sbavatura nel gioco dell'avversario per
capovolgere il risultato della partita?
Il campionato italiano non è il
primo torneo nazionale che lo vede vincitore. Sinora ne ha vinti altri tre:
Torino nel 1994 e Marotta (PU) nel 1998 e nel 1999. Inoltre, proprio quest'anno,
ha partecipato (assieme a Bubbi e a Raimondi) alle Olimpiadi della mente di
Londra come portacolori della squadra italiana che ha ottenuto uno storico 5°
posto assoluto.
Attualmente è al 105° posto della classifica mondiale Volmac, e sempre tra i
primissimi giocatori della classifica nazionale, anche se ultimamente sembra
avere perso la straordinaria forma che due anni fa lo aveva visto aggiudicarsi
il titolo di miglior giocatore italiano.
Alla fine del 2000 lo avevamo incontrato per avere qualche altra notizia su di
lui e su come aveva vissuto l'esperienza della vittoria del titolo nazionale.
Ecco l'intervista che ne
era uscita.