Quando una partita arriva ad un finale giocato, generalmente entrano in azione una o
più dame.
Anche se il finale si conclude con sole pedine, è però la minaccia della
damatura che ne influenza le manovre.
Abbiamo appreso come, per effetto della presa e del conseguente cambio a distanza,
una dama può essere vulnerabile e come, "nel tempo di riposo", la sua potenza
può essere sfruttata dall'avversario.
Escludendo, quindi, le già note combinazioni, imperniate sui tiri che ne
esaltano la straordinaria capacità nelle prese, cercherò di evidenziare
la potenzialità della dama nei finali di manovra che sono basati sulla rigorosa
applicazione di criteri tattici, sulla profondità di calcolo e su accurate analisi.
Nel finale di manovra una dama può vincere contro un certo numero di pedine se
riesce ad impedirne la damatura, altrimenti si possono verificare casi di parità o
di vittoria delle pedine che, a loro volta, diventano dame.
Cercando di districarmi nella vastissima casistica, presento una serie di posizioni
esemplificative della varietà delle manovre finali.
Diagrammi da 1 a 5.
Posizioni in cui una dama, oscillando su una diagonale, vince impedendo il passaggio
alle pedine avversarie.
Il numero delle pedine assoggettate sarà maggiore quanto più è
ristretta la zona controllata dalla dama.
Il lettore potrà ampliare il concetto costruendo altre posizioni che da queste
derivano.
Diagrammi da 6 a 7.
Posizioni in cui le pedine assoggettate, sacrificando due o più pezzi,
riescono a spostare la dama dalla diagonale di controllo e ad impattare.
Anche qui il lettore potrà esercitarsi ricostruendo altre posizioni.
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Diagrammi da 8 a 15.
Figure conclusive in cui una dama contro due pedine ha raggiunto la posizione vincente.
Le pedine nere muovono e perdono.
Diagrammi da 16 a 23.
Manovre frontali e aggiranti di una dama contro due pedine per forzare le precedenti
figure vincenti.
È da rilevare la precisione di queste manovre in cui basta sbagliare un tempo o
una casella per compromettere l'eventuale vittoria.
In tutti questi diagrammi il Bianco muove e vince.
Le soluzioni sono presentate alla fine della lezione.
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Diagrammi da 24 a 27.
Casi di vittoria di tre dama contro una.
Generalmente tali finali portano ad un risultato di parità.
Esistono però delle posizioni (difficilmente forzabili) in cui le tre dame vincono
e, conseguentemente, delle insidie per chi conduce con la sola dama.
In gara il partito inferiore può chiedere il conteggio delle mosse.
Al partito superiore, se vuol provare a vincere, vengono assegnate 10 mosse.
In questi diagrammi il Bianco muove e vince.
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Diagrammi da 28 a 30.
Posizioni con regolare soluzione di parità ottenuta da una dama contro tre.
Il giocatore che possiede la sola dama, se inizia il finale con libertà di
manovra può perdere solo in seguito ad errore.
Le soluzioni poste alla fine della lezione, sono corredate da note che evidenziano i
principali errori in cui può incorrere la dama unica.
Il partito inferiore, se non è riuscito a collocare la dama sulla grande diagonale
dove la difesa è più facile, deve cercare di assicurare alla propria dama
la più ampia libertà di manovra evitando le sponde, la base e,
soprattutto, i biscacchi.
È evidente che una dama in posizione centrale può muovere in quattro
direzioni, mentre sulle sponde o sulla base può muovere solo in due direzioni e,
di conseguenza, venire più facilmente minacciata.
In questi finali il Bianco muove e impatta.
Diagrammi 31 e 32.
Posizioni in cui tre dame vincono contro una dama e una pedina (l'ostaggio).
In questo caso le tre dame fanno leva sulla pedina in ostaggio che il Nero non è
riuscito a sacrificare tempestivamente (per portarsi nel finale classico di una dama
contro tre), costringendolo a rimanere sulle sponde per non cadere nel tiro a due e
disponendo adeguatamente la terza dama.
Anche da queste due lezioni il lettore può ricavare una casistica maggiore.
Nei diagrammi il Bianco muove e vince.
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Diagrammi 33 e 34.
Posizioni in cui due dame e una pedina vincono contro una dama e una pedina
fermata in casella 15 0 16.
Viene denominata "la giocata del marchese" (coup du marquis).
Nei diagrammi sono contrassegnate altre caselle dove può trovarsi la dama
bianca di manovra per vincere il finale presentato, beninteso dopo aver fermato la
pedina nera con 25-20 (da notare la rassomiglianza con l'ostaggio).
Sarà un utile esercizio osservare gli sviluppi del risultato spostando il
pezzo nero in altre caselle.
Nei diagrammi il Bianco muove e vince.
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Diagrammi da 35 a 38.
Finali di due dame e due pedine contro una dama e una pedina (talvolta anche
di più).
Generalmente questi finali sono vincenti perchè il partito che dispone di due
dame (o che è in procinto di farle) riesce a manovrare in modo da impedire
all'altro di damare ulteriormente, mentre egli può promuovere tutti i pezzi a dama.
Di solito chi conduce con i quattro pezzi riesce a forzare rapidamente la caduta della
dama avversaria.
Anche qui la casistica è vastissima.
Nei diagrammi il Bianco muove e vince.
Diagramma 39.
Come vanno disposte le quattro dame per forzare il cambio alla dama unica,
ovunque essa si trovi.
Diagrammi da 40 a 48.
Finali con pochi pezzi, quasi tutti di sole pedine.
Con manovre diverse si risolvono in poche mosse.
Sono semplici, ma richiedono una buona dose di perspicacia analitica perchè ogni
mossa è funzionale: per cui sbagliare una casella significa compromettere
l'esito finale.
Risulterà un'ottima ginnastica mentale cercare di risolverli senza guardare le soluzioni.
In tutti i diagrammi il Bianco muove e vince.
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16) 7-23 (10-15) 23-28 (17-21) 28-32 (21-26) 32-27 (15-20)
37-42 (20-25) 42-48 +
17) 3-20 (32-37) a 20-14 +
a (23-28) 20-42 B+
18) 14-10 (27-32) 10-4 (18-23) 4-15 (23-28) a 15-42 +
a (32-27) 15-10 B+
19) 2-24 (18-22) 24-38 (22-28) 38-29 (28-32) 29-42 +
20) 48-26 (21-17) 28-3 (14-19) 3-9 (27-32) 9-4 (19-23) a 4-15 (23-28) b 15-42 +
a (19-24) 4-10 (32-28) 10-15 B+
b (32-37) 15-10 B+
21) 49-43 (30-35) 43-39 (6-11) 49-44 (11-16) 44-49 +
22) 44-39 (30-25) 39-34 (1-6) 34-7 +
23) 31-9 (23-28) a 9-14 (28-33) 14-20 (29-34) 20x38 (34-30) 38-33 ecc. +
a 29-34 (9-14) (23-29) 14-20 (29-33) 20x38 (34-39) 38-49 B+
24) 26-42 (20x47) 4-15 +
25) 48-39 (44x5) a 37-46 +
a (44x41) 14x36 B+
26) 36-27 (25-3) a 27-21 (3x26) 42-48 (26x42) 48x37 +
a (25-30) b 27-43 (30x48) 37-26 ecc. B+
b (25-48) 27-38 e B+ come nella nota A.
27) 41-47 (15-4) 32-38 (4-36) a 38-15 (36-22) 37-31 (22x36) 15-4 + (Manoury, 1770)
a (4-22) b 37-28 B+
b (4-15) 37-26 B+
28) 44-39 (5-46) a 40-34 (46-32) 50-45 (32-5) b 45-50
5-46 ecc. e il Nero impatta evitando i cambi
a (5-19?) 40-23 B+
b (32-46?) 39-28 B+
29) 16-2 (8-21) a,b 28-19 (21-27) c 50-45 (27-21) 19-23
(21-27) d 2-11 (27-43) ecc. e Nero impatta evitando i tranelli esemplificati nelle note.
a (8-12) 2-7 (12x1) 50-45 (1-6) 45-50 B+
b (8-3?) 2-8 B+
c (21-38?) 50-33 B+
d (21-17?) Perde per sacrificio come nella nota A e successivo cambio.
30) 44-49 (43-34) a, b, c 31-37 e (34-18) 37-32
(18-13) 3-12 (13-24) 12-1 (24-42) f 32-23 (42-24) g ecc., Nero impatta.
a (43-38?) 49-44 (48x26) 44-17 B+
b (43-25?) 31-48 B+
c (43-30?) 49-35 (30-43) d 35-30 (43x35) 31-48 B+
d (30-48) 35-8 (48x26) 8-12 B+
e il Bianco si affretta ad occupare la grande diagonale.
f la diagonale 24-2 è impedita dal cambio 1-7 o 12 o 18.
g (42-33?) 49-44 (33x50) 1-6 ecc. B+
31) 35-30 (46-5) 1-6 (5-46) 6-49 (46-5) 49-50 (5-46) 50-45 (46-5) 30-19 (5x40) 45x34 +
32) 3-21 (15-47) 41-36 (47-15) 36-47 (15-10) a 27-36 (26x27) 36x15 +
a (15-4) 47-36 (4x31) 36x27 B+
33) 25-20 (48-26) a 17-3 (26-48*) 3-26 (48-25) 26-3 +
a (48-25) 17-3 B+
34) 26-21 (48-26) 33-17 (26-48) 17-8 (48-25) 8-3 (25-48) 3-25 (48-26) 25-3 +
35) 16-49 (5-46) 1-34 (46-14) a 34-40 (45x34) 50-39
(34x43) 49x5+
a (46-5) 15-10 (5x40) 49x35 B+
36) 3-35 (46-23) a 35-49 (23-5) b 39-33 (5-10) c 36-31
(26x37) 49-32 (37x39) 50x5 +
a (46-5) 35-19 (5x44) B+
b (23-46) 49-32 (46x44) ecc. B+
c 5-46 come nota B
37) 33-47 (14-37) 25-20 (37-28) 49-35 (28-5) 47-24
(5-46) a 15-10 (46x5) 20-14 (5x30) 35x19 +
a (36-41) 20-14 (5x30) 35x46 B+
38) 49-38 (4-9) a 23-19 (9-18) b 19-14 (18-23) c 38-32
(23x5) 36-31 +
a (4-13) 23-19 (13x31) 36x27 B+
b (9-25) 38-43 (25x31) 36x27 B+
c con altre mosse si può solo dilungare la sconfitta.
40) 32-27 (32x22) 23-18 (22x13) 49-43 e B+ per opposizione favorevole.
41) 35-30 a (38-42) 39-34 +
a 39-33? (38x29) 15-10 (29-33) 10-4 (33-38) 4-15
38-43 patta.
42) 40-34 (31-37) 33-28 (37-41) 50-45 (41-46) a 38-32
(46x40) 45x34 +
a 41-47 (38-33) 47x40 (45x34) B+
43) 7-1 (40-44) 1-6 A (44-49) 6-11 (16x7) 21-26 (49x21) 16x27 +
A 21-17? (16-11) ecc. patta.
44) 46-41! (42-48) a, b 41-37 (48x40) 45x34 +
a (42-47) 27-22 (47x40) 45x34 B+
b (25-30) 34x25 e B+ con finale di superiorità per 4 a 1.
45) 16-11 (26x3*) 11-7 (1x12) 35-19 e + dopo (12-18*)
19-14 (3x20) 25x14 (18-23) 14-10 (23-28) 10-5 (28-33)
5-32 (33-39) 32-49 B+
46) 46-41 (27-31) A 37-32 (31-37) B 26-21 (16x38) 41x43
e B+ per opposizione favorevole (Isidore Weiss, 1916)
a (1-7) 41-36 (7-12) 37-31 (27-32) 31-27 B+
b (31-36) 41-37 (1-7) 32-37 (7-11) 26-21 B+
47) 13-8 (29-33) 8-2 (33-39) a 2-16 (39-44) b 16-11
(44-50) c 11-14 (50x31) 36x27 + (P.N. Faure)
a (33-38) 2-8 (38-43) 27-21 ecc. B+
b (39-43) 27-21 (26x17) 16x49 B+
c (44-49) 11-16 B+
48) 25-3 (12-18) a 28-22 (18x27) 3-26 (31-36) 26-31 +
blocco (K.W. Kruijswijk, 1955).
a (31-26) 3x21 (26x42) 47x38 B+